Rione Terra: al via il recupero dei resti romani dimenticati di Pozzuoli
Via libera al programma di completamento delle opere di recupero del Rione Terra, cuore più antico di Pozzuoli
Il Rione Terra è da sempre il cuore più antico di Pozzuoli. Evacuato negli anni Settanta, a causa degli effetti del bradisismo, che alzava il suolo di alcuni centimetri ogni giorno, è stato sottoposto ad un importante restauro che potrebbe trasformarlo presto in un albergo diffuso. Il recupero dello storico quartiere rientra nel più ampio programma di riqualificazione e sviluppo dell’area flegrea, nato dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale di Pozzuoli e la Regione Campania.
Centro pulsante di una città da una storia millenaria, il Rione Terra è una rocca di tufo di circa 33 metri che domina il golfo di Pozzuoli, tra Nisida e Baia, primo nucleo abitativo della città. Si estende su una superficie di circa 5 ettari, con il suggestivo percorso archeologico sotterraneo, in cui si possono ammirare i resti dell’antica Puteoli (fondata nel 194 a. C.), le stradine del borgo e la Cattedrale di San Procolo Martire, restaurata e riaperta al culto l’11 maggio 2014.
Il restauro ha riportato alla luce lo splendido Tempio di Augusto, fatto edificare in onore dell’imperatore dal mercante Lucio Calpurnio, sull’area di un preesistentes tempio greco o sannita. Il tempio di epoca romana venne poi inglobato dal duomo, costruito sotto la dominazione spagnola, che oggi rappresenta un unicum nel mondo dell’arte e dell’archeologia. Il suggestivo edificio fonde infatti l’arte cristiana, rappresentata dalla chiesa barocca progettata da Bartolomeo Picchiatti, con l’antico tempio romano su cui poggia, costruito nel primo secolo dopo Cristo, che ancora conserva le maestose colonne corinzie della facciata e le pareti in marmo e cristallo. Da qui, l’identificazione del monumento con il nome di “Tempio – Duomo”.
Nel percorso archeologico sotterraneo sono conservati i resti del Podio di età repubblicana, identificato con il Capitolium della colonia romana del 194 a.C. Qui si possono visitare gli “ergastula”, piccole celle destinate agli schiavi. Sulle pareti di una di queste si può ammirare un bellissimo schizzo rappresentante due gladiatori. Particolarmente interessante anche il larario, dedicato ai dodici dei dell’Olimpo, rappresentati in corte sulle pareti interne.
Intanto, dalla Giunta Regionale è giunto finalmente il via libera al programma di completamento delle opere di recupero del Rione Terra, con uno stanziamento di 70 milioni di euro che garantirà l’ultimazione di un intervento di straordinaria valenza urbanistica e culturale.
Nel 2014, durante una visita nel cuore più antico di Pozzuoli, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, lo aveva definito “un sito che può attrarre tutto il mondo, da far invidia a chiunque”. Aggiungendo: “il recupero di questo borgo, con lo spettacolare panorama che si ritrova il percorso archeologico, la realizzazione di un albergo diffuso da 600 posti letto e le annesse strutture ricettive e museali, è senza dubbio un’occasione di sviluppo e occupazione per questa terra”.
Tratto da napoli.virgilio.it