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Cartellate

Difficoltà

Intermedio

Tempo di cottura

FRITTURA:


fino a doratura


 

Dosi per

50/53 cartellate piccoline

Note

La ricetta prevede circa 115 gr. di vino bianco qualora però l'impasto risultasse troppo tenace aumentate a 135. Questo perchè dipende dall'assorbimento dei liquidi della farina utilizzata.
Se non siete dotati di pazienza di Giobbe, vi consiglio di realizzare delle cartellate più grandi delle mie.
Friggete poche cartellate alla volta.

Ingredienti

la buccia di un mandarino clementino


150 gr. di farina 00 generica


150 gr. di farina 00 pasticceria


115/135 gr. circa di vino bianco secco


olio evo 30 gr.


400/450 ml. di vincotto


olio di semi di arachide

Preparazione

Le cartellate sono un tipico dolce natalizio pugliese e non vi nascondo che ho imparato a realizzarle solo da un paio d’anni. 

Hanno rappresentato per me una piccola sfida in quanto richiedono una certa conoscenza e manualità di questo impasto, completamente diverso da quelli ai quali sono abituata a maneggiare ma alla fine ho individuato tra le tante ricette lette questa che vi propongo e che ritengo molto valida.

Innanzitutto ho utilizzato la scorza del mandarino per aromatizzare l’olio. Ho fatto scaldare l’olio evo e unito la buccia del mandarino evitando la parte bianca.

Quando ha iniziato a sfrigolare e si sono formate le prime bollicine, ho tolto l’olio dal fuoco e ho lasciato raffreddare così da aromatizzarlo.

Ho poi eliminato le bucce del mandarino e ho unito l’olio al vino bianco, tiepido.

Nel contenitore della planetaria ho inserito le farine setacciate e ho versato l’emulsione impastando sino ad ottenere una consistenza omogenea.

Ho avvolto il panetto nella pellicola alimentare lasciandolo riposare a t.a. per minimo 30 minuti.

Trascorso tale tempo ho prelevato un quarto dell’impasto che ho steso con il mattarello ripiegandolo molte volte su se stesso per poi ottenere una sfoglia sottilissima dello spessore di circa 2 massimo 3 mm.

Per questa operazione è consigliabile utilizzare un tirapasta (ma io sono masochista 🙃 e ho optato per il mattarello).

Dalla sfoglia ottenuta con una rotellina dentata ho ricavato dei rettangoli che ho tagliato a strisce larghe circa 2-3 mm e lunghe 23 cm circa.

Ho umettato i bordi della striscia di pasta ottenuta (le rimanenti le ho lasciate coperte da una canovaccio per non farle seccare) per poi pizzicare tra di loro i due lembi di lato più corto. Ho ottenuto delle piccole sacche quasi uguali e al fine di ottenere tale risultato ho utilizzato come unità di misura la punta dell’indice che ho inserito al centro della striscia e unito i due lembi opposti, proseguendo così sino al termine della sezione dell’impasto. Questo metodo anche se ortodosso mi ha  comunque permesso di ottenere tutte le conchette della stessa misura.  

Ho poi arrotolato le strisce su se stesse dando la classica forma della cartellata pizzicandole in alcuni punti e lì dove non aderivano ho leggermente  bagnato le parti interessate con acqua.

Quando ho terminato di formarle tutte le ho disposte su una rete, scoperte, per farle asciugare perfettamente e friggerle il mattino successivo.

Infatti il giorno dopo ho provveduto alla loro frittura che ha richiesto pochissimi minuti (circa un paio) in quanto le rosette erano davvero molto piccole. In fase di cottura mi sono premurata di girarle spesso avendo cura di mantenere la fiamma media/bassa.

Le ho poi adagiate a testa in giù su carta assorbente e infine trasferite su una gratella.

In un pentolino d’acciaio ho messo metà del vincotto necessario e fatto bollire per un paio di minuti, mescolando spesso onde evitare che si attaccasse al fondo della pentola.

L’ho poi trasferito in una boule affinchè si intiepidisse.

A questo punto ho tuffato a testa in giù le cartellate per poi girarle delicatamente, prelevarle con una forchetta e adagiarle su un piatto da portata.

Ho proseguito allo stesso modo con l’altra metà del vincotto.

Il motivo per cui ho preferito fare quest’ultima operazione in due step è perchè ho notato che se utilizzo solo una parte alla volta di vincotto quest’ultimo risulta più denso e rimane ben stabile nelle conchette delle cartellate.

E dopo un bel po’ di fatica le mie cartellate erano pronte!

 Approntare questi deliziosi dolcetti natalizi  è abbastanza laborioso ma una volta terminato il lavoro è una grande soddisfazione e tra l’altro si respira in casa un’aria festosa e profumatissima di dolci.

Non mi resta altro che augurarvi una buona degustazione!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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