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Pagamenti e POS: chi è obbligato e chi eviterà le sanzioni

Pagamenti e POS, siamo alla stretta finale. Mentre la diffusione della “moneta” elettronica prende sempre più piede a spese del caro, e, per carità ancora utile, vecchio  contante, il Consiglio dei Ministri, riuntosi la scorsa settimana, ha  dato il via libera a un decreto per il recepimento in Italia della Direttiva UE che interviene in particolare sulla regolamentazione delle commissione bancarie per i servizi come POS (Point of sales) e Bancomat con un provvedimento che fissa, appunto, sanzioni pecuniarie fino a 30 euro per chi “obbligato” rifiuta pagamenti in moneta elettronica.

L’idea di sanzionare chi non accetta pagamenti con il POS trova l’appoggio del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, che però spinge per una multa più salata. “Bene ipotizzare sanzioni per chi non accetta pagamenti con il POS. Ma una multa di 30 euro mi sembra un po’ bassa” – ha sottolineato il titolare del dicastero – che chiede un dialogo con le banche affinché “possano aiutarci a ridurre le commissioni e l’onere per chi usa i POS”.

TUTTI, NESSUNO ESCLUSO. O QUASI…- Un obbligo che riguarda praticamente tutti. Tutta l’attività di commercio e gli esercenti dovrebbero dotarsi del Pos. Dai negozi ai ristoranti, dalle gelaterie alle pizzerie fino ai pub passando per i bar. Ma non finisce qui, l’obbligo del POS riguarderà tutti i professionisti che operano a diretto contatto con il pubblico e che quindi devono consentire ai clienti di pagare con bancomat e carte di credito. Un passo avanti , dunque, per avvocati, commercialisti, medici. 

Esclusione temporanea per tabaccai e benzinai – Si va, invece, verso la temporanea esclusione per tabaccai e benzinai in virtù del fatto che incassano imposte e le riversano all’Erario. È il caso dei tabaccai che gestiscono le marche da bollo o dei benzinai che operano di fatto da sostituti nell’incassare le accise per conto dello Stato.

CONFCOMMERCIO, “incomprensibile prevedere multe” – Bene incentivare la moneta elettronica, ma vanno ridotti i costi del POS mentre è “incomprensibile prevedere multe” per chi non ne è dotato, commenta il presidente di Confcommercio e Rete Imprese Italia Carlo Sangalli.
“L’intenzione di incentivare ancor di più l’uso della moneta elettronica va nella giusta direzione anche se vorrei ricordare che in Italia ci sono più POS che in Francia e Germania” – aggiunge Sangalli – “quello che mi convince meno è che contestualmente non vengono ridotti i costi per le imprese e si voglia ridurre il limite per l’uso del contante. Multare gli esercenti che non accettano le carte di credito e di debito, mi sembra inutilmente punitivo”. ()


Estratto dell’articolo pubblicato da quifinanza.it. Prosegue sul loro sito.