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“Tevere: detriti e pesci morti”, l’allarme del sindaco di Fiumicino

“Il Tevere si è trasformato in un’autostrada di detriti”. A lanciare l’allarme è il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, che chiede “uno scatto di solidarietà da parte delle altre Istituzioni, comprese Città Metropolitana, Regione, Autorità di Bacino”.

“Dopo l’eccezionale ondata di maltempo dei giorni scorsi il Tevere si è trasformato in un’autostrada di detriti, rami secchi e quintali di pesci morti che sono arrivati anche nella nostra Darsena – si legge in una nota del sindaco pubblicata anche su Facebook – Da diverse ore li stiamo raccogliendo grazie al lavoro della Polizia Locale, dell’Autorità Portuale, dei circoli nautici, della Capitaneria di Porto, dell’Arpa, del servizio veterinario della Asl. Attendiamo le analisi di laboratorio sulle carcasse recuperate dagli organi competenti per avere qualche certezza sulle cause di questa moria”.

“Da quanto abbiamo riscontrato sono tutti pesci di grandi dimensioni – riferisce Montino – molti cefali intorno al chilo che sono arrivati trasportati dalla corrente del Tevere. Affronteremo questo problema che però pone una serie di altri interrogativi. Fiumicino è alla foce del terzo fiume d’Italia, 400 chilometri che attraversano decine di luoghi, quattro regioni, la Capitale d’Italia e riceve la portata d’acqua di tanti affluenti compresi Aniene e Nera. Le piogge torrenziali hanno portato sul nostro litorale rifiuti di ogni genere. Ma Fiumicino, così come Ostia quotidianamente vive gli effetti delle tante cause di inquinamento del Tevere, compresi i rischi connessi con la mancata bonifica e rimozione di decine di relitti di imbarcazioni abbandonate sulle sponde”. ()


Estratto dell’articolo pubblicato da adnkronos.com. Prosegue sul loro sito.