
Chiacchiere

Difficoltà
Intermedio
Tempo di cottura
fino a doratura
Dosi per
40/45 chiacchiere
Note
Ingredienti
1 bustina di vanillina
150 gr. di farina 00 per dolci
20 gr. di zucchero
1 uovo medio
30 gr. di latte
15 gr. di burro morbido
1 cucchiaio di liquore limoncello o a vostra scelta
buccia grattugiata di 1 limone
1 pizzico di sale
olio di semi di arachidi
zucchero a velo q.b. per decorare
Preparazione




Le chiacchiere sono dolci tipici del Carnevale, apprezzate e amate da tutti o quasi ma delle volte farle ci sgomenta sia perchè richiedono un po’ di tempo sia perchè delle volte non raggiungiamo il risultato desiderato.
Oggi vi scrivo piccoli accorgimenti che risulteranno utilissimi ai fini della loro ottima riuscita.
Otterrete delle chiacchiere dorate, friabili, croccanti e scioglievoli in bocca.
Innanzitutto vi indico che se volete evitare troppi sbatti potete sostituire la farina 00 PER DOLCI con quella manitoba ma vi dico subito che non saranno altrettante buone.
Una farina di forza come la manitoba, ricca di glutine, vi agevolerà sì nella stesura della sfoglia in quanto donerà all’impasto elasticità e bolle a gogò ma io ve la sconsiglio perchè penalizza il sapore di questo dolce.
Entriamo ora nel vivo della ricetta.
Setacciate la farina ed inseritela in una boule insieme allo zucchero e al sale per poi aggiungere l’uovo, il burro a pomata (non deve essere fuso), la buccia del limone grattugiata e il cucchiaio di liquore. Non pensiate di poter far a meno della componente alcolica in quanto sarà proprio quest’ultima a contribuire alla formazione delle bolle.
Mescolate con una forchetta il tutto per poi aggiungere il latte e dopo aver quasi compattato il composto ribaltatelo su un piano di lavoro proseguendo ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Avvolgetelo nella pellicola alimentare lasciandolo riposare per 30 minuti a t.a.
Trascorso il tempo indicato staccate un pezzo di composto, infarinatelo leggermente, allungatelo con le dita e stendetelo con la macchina della pasta.
Lasciate l’impasto restante scoperto.
Ripiegate la sfoglia su se stessa e ripetete la stessa operazione più volte, infarinando lievemente quando necessario. Ricordatevi che ripiegarla molteplici volte equivale a molteplici bolle. Stendete la sfoglia a partire dal numero più piccolo della macchina per poi proseguire in progressione.
Lo spessore deve essere SOTTILISSIMO come una velina infatti ho tirato la sfoglia fino alla terz’ultima tacca che nel mio caso corrisponde al n. 7.
Potete anche stendere solo con il mattarello (io l’ho sempre fatto, solo questa volta mi sono avvalsa della macchina in quanto prima non l’avevo🙃☺️) e vi assicuro che non è per nulla difficile ottenere una bella velina di sfoglia.
Tagliate il velo ottenuto con la rotellina dentata dando la forma che desiderate.
Friggete pochi pezzi alla volta ad una temperatura massima di 150/160 gradi!
E’ molto importante che l’olio non superi la temperatura indicata pena delle chiacchiere bruciacchiate che non sarebbero gradevoli al palato.
Sarebbe opportuno utilizzare un termometro da cucina ma potete ottenere lo stesso un ottimo risultato facendo nel modo che vi indico.
Se dopo aver fritto circa 3 ripetizioni di chiacchiere notate che le ultime frappe tendono ad imbrunirsi, spegnete la fiamma e lasciate calare la temperatura dell’olio. Non fatelo però raffreddare altrimenti si impregneranno di olio.
Se siete stati bravi a tirare una bella sfoglia sottile e avete messo in atto tutti i suggerimenti che vi ho scritto, vi basterà friggere per pochissimo tempo, avendo cura di girare le chiacchiere dopo la comparsa delle bolle.
Prelevatele con una schiumarola e ponete su carta assorbente.
Io, purtroppo, sono una perfezionista e ho poi trasferito ogni singola chiacchiera su una gratella per farle completamente raffreddare e solo dopo le ho spolverizzarle di zucchero a velo da entrambi i lati. Se quest’ultimo passaggio vi dà noia potete evitarlo.
Sono davvero ottime!
Provare per credere.
P.s. Avrete notato che il quantitativo di farina utilizzato è davvero minimo, questo perchè tiro la sfoglia ad uno spessore sottilissimissimo che mi permette di ottenere un soddisfacente quantitativo di frappe perfettamente croccanti.
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