Pane rustico di farina di ceci, farro e vigevano con olive e pomodori secchi
Difficoltà
Intermedio
Tempo di cottura
45 minuti
Dosi per
1 filoncino del peso di circa 630 gr.
Note
I pomodori secchi vanno reidratati inserendoli in una pentola con acqua fredda. Arrivata a bollore spegnere e lasciarli all'interno per 15 minuti. Scolarli ed asciugarli.
L'impasto può essere tranquillamente fatto a mano.
Ingredienti
30 gr. di farina di farro
170 gr. di farina di ceci
200 gr. di farina vigevano
284 gr. di acqua t.a.
28 gr. di lievito madre essiccato
la punta di un cucchiaino da tè di malto diastasico
1 cucchiaino abbondante di sale
1 cucchiaio di olio evo
semi di sesamo q.b.
7/8 olive nere
4/5 pomodori secchi
Preparazione
Questo pane è dal gusto deciso ma delicato. Profuma di rustico e quando al morso sembra che il sapore della farina di ceci stia diventando invadente è proprio allora che si apprezzano le olive e i pomodori secchi venendosi a creare così un’ottima sinfonia di sapori. E’ apprezzabile anche solo con un filo di olio evo di ottima qualità, anzi direi proprio che ne esalta le caratteristiche.
Vediamo dunque come procedere per la sua realizzazione.
Sciogliamo il lievito e il malto (o lo zucchero) nell’acqua.
Setacciamo le farine per poi versarle nel contenitore della planetaria. Cominciamo ad azionare la macchina per una manciata di secondi con il gancio a foglia affinchè le polveri inglobino aria.
Versiamo gradatamente l’acqua con gli ingredienti precedentemente sciolti per poi inserire il sale.
A questo punto l’impasto sarà quasi incordato e possiamo quindi sostituire il gancio a foglia con quello ad uncino e versare il cucchiaio di olio evo. Lasciamo che il tutto si attorcigli al gancio dandoci così la certezza che ha preso corda.
Ribaltiamo la massa sul piano di lavoro, pirliamola ed infariniamola leggermente (meglio se con la semola). Mettiamo l’impasto in una boule sigillandolo con pellicola trasparente oppure con coperchio in silicone e riponiamolo nel forno spento, lievemente tiepido, fino al suo raddoppio.
Con la temperatura che avevo in casa stamattina ci ha impiegato 1 ora e 15 circa.
A lievitazione avvenuta versiamo la massa sul piano di lavoro spolverizzato di semola (non esageriamo in quanto non risulta appiccicoso) e diamole delicatamente una forma più o meno quadrata.
A questo punto distribuiamo le olive nere e i pomodori secchi tagliuzzati premendoli dolcemente sull’impasto.
Arrotoliamo dal lato più lungo per poi chiudere il filoncino pizzicandolo.
Riponiamolo su un canovaccio leggermente infarinato che avremo inserito in un contenitore dalla forma allungata (io ho utilizzato una ciotola di plastica) e copriamolo con i lembi.
Copriamo ancora con pellicola trasparente e lasciamo che riprenda la lievitazione riponendolo in forno spento.
Dopo circa un’oretta estraiamolo e mettiamolo in frigo avendo cura di liberarlo solo dalla pellicola.
Accendiamo il forno in modalità statica a 225 gradi con leccarda al suo interno.
A temperatura raggiunta riprendiamo il filoncino di pane, con un pennello eliminiamo la farina in superficie e inumidiamo quest’ultima con un pochino di acqua. In questa fase il pennello ci tornerà molto utile. Distribuiamo i semi di sesamo e diamo un taglio profondo ed obbliquo con una lametta sulla superficie del pane sempre dal lato più lungo (v. foto).
Quando il forno avrà raggiunto la temperatura inseriamo il filoncino direttamente sulla leccarda da forno rovente, abbassiamo la temperatura a 200 gradi e lasciamo cuocere per 20 minuti.
Al termine del tempo indicato abbassiamo ulteriormente la temperatura a 180 gradi e lasciamo andare per ulteriori 10 minuti.
A questo punto passiamo alla modalità ventilata abbassando la temperatura a 160 gradi con lo sportello del forno a spiffero per ancora per 15 minuti.
Spegniamo e lasciamo il filoncino per 10 minuti all’interno del forno.
Dopodichè mettiamolo su una gratella e attendiamo 3 ore prima di tagliarlo a fette.
Ragazzi vi assicuro che ci è voluto più tempo per scrivere la ricetta che per realizzarla.
Il profumo di questo pane riempirà gradevolmente tutta l’abitazione stimolando piacevolmente i vostri recettori sensoriali.
Ora vi lascio all’assaggio ma non prima di avervi augurato una buona degustazione.
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