Philip, il ricercatore anti-baroni diventa eroe sul web
“Eroe”, “idolo”, “mito”. E’ standing ovation social per Philip Laroma Jezzi, ricercatore 49enne che ha fatto scoppiare il caso ‘Concorsi truccati‘, oggi celebrato in rete come simbolo dell’onestà contro i baroni universitari e la corruzione negli atenei. “Vorrei essere rappresentato da gente come te”, il commento ricorrente sulla bacheca Facebook dell’uomo del momento, impiegato al dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze.
E’ infatti sotto l’ultimo post pubblico condiviso da Jezzi – una petizione in favore di Milena Gabanelli del 12 settembre scorso – che nelle ultime 24 ore utenti ed estimatori stanno inondando di commenti il ricercatore, ringraziandolo per aver avuto il coraggio di denunciare un fenomeno contro il quale in tanti sembrano essersi scontrati. Come Vito, ad esempio, che scrive: “Se tutti noi avessimo il tuo coraggio di “alzare la voce”…riusciremmo, finalmente, a mandarli tutti a casa….nessuno escluso. Hai tutta la mia stima e te lo dice uno che ha pagato sulla sua pelle comportamenti come il tuo. Bravo”.
“Grazie Philip! L’Italia – commenta Andrea – ha bisogno di cittadini come te”. Così la pensa anche Daniele, che aggiunge: “Quello che hai fatto contro i baroni corrotti dell’università è solo e semplicemente straordinario!!!”. “Hai la mia stima, e ti ringrazio per contribuire a sfatare il grande mito del “tanto l’Italia è così e non cambierà mai”, sottolinea un altro utente, mentre Francesca esprime “massima stima e impegno quotidiano anche da parte mia per la verità”.
“Grazie Philip, siamo con te! C’è bisogno di speranza”, dice Rossella, mentre Marco sprona il ricercatore a continuare la sua battaglia: “Grande Philip, rispetto e stima. Avanti così a denunciare l’apparato colluso e diga della buona meritocrazia“. E poi ancora Anna – che conosce “bene l’ambiente universitario e so che non è stato facile il tuo gesto, come ti dicevano “aspetta il tuo turno” ma tu non l’hai fatto. Sei un orgoglio per tutti” – e Katie, che commenta: “È grazie alle persone come Lei che rimane viva la speranza di legalità anche in un paese come l’Italia, famoso per pasta, pizza e CORRUZIONE! Grazie Dott., Ministro dell’Istruzione subito!”. (…)
Estratto dell’articolo pubblicato da adnkronos.com. Prosegue sul loro sito.